Quanto mi piace questo dipinto di Van Gogh! L’estate raggiante e calda con i suoi colori, il lavoro paziente che continua perché la terra lo richiede. Ma, in primo piano, contemplo la coppia di contadini che, sdraiati sul campo, ai piedi del covone di fieno, riposano placidi e stremati dopo la dura attività. In questa immagine così naturale e potente avverto tutto il significato profondo e la necessità del riposo. Esso non è soltanto un “non fare”, un noioso stare fermi (può capitare, certo, perché anche la noia appartiene all’esperienza umana), ma è ritrovare le energie dell’anima e del corpo – o psico-fisiche, se preferite – recuperando allo stesso tempo una visione più chiara sulla nostra persona. Noi, infatti, non siamo in funzione del lavoro, ma è il lavoro che permette all’uomo – nonostante la fatica che richiede – di ricercare una pienezza del proprio essere, di plasmare la realtà secondo un disegno buono.
Ciò vale anche per i bambini e i ragazzi, che si accingono a vivere questi mesi estivi fuori dalle pareti scolastiche. Gli allievi non sono in funzione della scuola, ma proprio il contrario. Il momento del riposo è prima di tutto il recupero di uno spazio di libertà, dove è possibile il gioco nella distensione e nella virtù dell’amicizia. È possibile, lontano dai ritmi frenetici delle occupazioni quotidiane, scoprire tutta la bellezza che ci circonda: il cielo, le stelle, le montagne, il mare, un prato, una fontana, il tramonto. La bellezza si può rintracciare anche in città, occorre forse più acutezza di sguardo, ma c’è.
Il riposo estivo non è, dunque, uno spazio vuoto e insignificante da subire, in attesa che ricominci la scuola, ma è una dimensione sana e meritata per vivere lo sport, per coltivare le relazioni in famiglia e con gli amici, per ascoltare la musica, per leggere un libro, per una passeggiata all’aperto, per nuove scoperte che la natura offre. Spero che i docenti non abbiamo dato troppi compiti, davvero.
Auguro di cuore a tutti gli allievi dell’Istituto “GIOVANNI PASCOLI” di vivere con pienezza e gusto i giorni che verranno, così da poter ricominciare con entusiasmo e curiosità il nuovo anno scolastico. Un particolare pensiero va ai ragazzi che inizieranno la prima media a settembre e ai più grandi delle terze che in questi giorni sono impegnati negli esami per poi riprendere il cammino avventuroso e tutto da scoprire alle scuole superiori.
Uno specialissimo saluto a chi non potrà allontanarsi dalla città e sarà chiamato a fare più fatica. Auguro a loro di trovare ristoro anche nella Milano dei cortili, delle piazze e dei parchi.
Buona estate!!!!!
N.B.: chiaramente tutto ciò che ho scritto vale anche per docenti, personale ATA e genitori.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Massimo Nunzio Barrella